Il surrene
Si
trova sopra al rene ed è costituito da tre zone:
· zona
esterna: glomerulosa -->
aldosterone; non è sensibile all'ACTH, ma è sensibile all'angiotensina II;
·
zone intermedia: fascicolata --> cortisolo, sensibile all'ACTH;
· zona
interna: reticolare -->
androgeni, sensibile all'ACTH.
Si
parte dal colesterolo e ci sono varie tappe: nella glomerulosa manca la
17-α-idrossilasi, che c'è nella fascicolata e reticolare. Qualsiasi blocco di
un'attività enzimatica causa una malattia. Ci sono malattie che si chiamano
difetto di un enzima x. Di solito i difetti enzimatici interessano:
1. 17-α-idrossilasi;
2.
11-idrossilasi;
3. 21-idrossilasi.
DIFETTO 17-alfa-IDROSSILASI
Nel
difetto della 17-alfa-idrossilasi si blocca la produzione di ormoni sessuali da
parte del surrene, del testicolo e dell’ovaio, in quanto è presente questo
enzima. Quindi si blocca la steroidogenesi
del surrene molto precocemente e questo comporta un blocco nella produzione del
cortisolo (perché esso dipende dalla 17-alfa-idrossilasi); se manca il
cortisolo aumenterà moltissimo l’ACTH. Però l’ACTH non può far progredire la
steroidogenesi, perché manca comunque l’enzima, quindi fascicolata e reticolare
non producono nulla a differenza della glomerulosa, però se andiamo a dosare l’aldosterone
esso è comunque pari a zero nonostante non
dipenda dall’enzima.
Questi
pazienti hanno l’aldosterone a zero quindi presentano una pressione altissima e
il potassio molto basso. Potassio basso e pressione alta fanno pensare ad un
iperaldosteronismo, quindi l’ACTH fa aumentare i precursori dell’aldosterone
nella glomerulosa e uno di questi è il desossicorticosterone, chiamato anche DOC,
in condizioni fisiologiche il DOC non ha una grossa affinità per il recettore
dell’aldosterone però in questo caso l’ACTH lo fa aumentare così tanto che
sostituisce l’aldosterone sul recettore dei mineralcorticoidi, quindi il DOC va
sul recettore dei mineralcorticoidi tira dentro acqua, sodio e fa perdere
potassio quindi causa ipertensione e ipopotassiemia, però se tira dentro sodio
e acqua perché l’aldosteterone deve abbassarsi? Perché l’apparato
iuxtaglomerulare riceve l’informazione che si ha tantissimo volume e quindi la
renina viene bloccata completamente. Se manca la renina l’aldosterone si
azzera.
Questa
situazione si chiama pseudoiperaldosteronismo
ed è definita da:
- Ipertensione.
-
Ipopotassiemia.
-
Renina a zero.
- Aldosterone
a zero.
L’enzima
è presente anche nelle gonadi quindi questi pazienti hanno un ipogonadismo
completo (i maschi alla nascita vengono confusi per femmine, condizione
definita come pseudoermafroditismo
maschile, i genitali esterni sembrano femminili, vi possono essere piccoli
abbozzi inguinali, ossia i testicoli, spesso confusi per ernie inguinali,
abbastanza frequenti nel neonato) il pediatra deve misurare la pressione e
riconoscere i segni dello pseudoiperaldosteronismo, dovuto a difetto della 17-alfa-idrossilasi.
Il
prof racconta il primo caso che hanno studiato di pseudoermafroditismo maschile
a padova, caso trattato con ormoni femminili, e con cortisiolo a dosi adeguate
per ridurre l’ACTH, facendo così diminuire il DOC e normalizzare l’aldosterone
con conseguente calo della pressione, questa paziente assumerà una terapia per
la vita e starà bene.
Se
si tratta di una femmina i genitali esterni saranno ambigui e verrà attuata una
terapia con ormoni sessuali. Si utilizzerà una terapia sostitutiva a vita.
DIFETTO 21-IDROSSILASI
La
21 idrossilasi, trasformail 17-idrossi-progesterone
in 11-desossicortisolo, ed è presente
anche nella zona glomerulosa e blocca la produzione di desossicorticosterone
(DOC), quindi mancherà l’aldosterone e il cortisolo. Se manca il cortisolo,
l’ACTH aumenta, aumenta moltissimo il 17-idrossi-progesterone, esso devierà
verso la produzione di androsterone, androstenedione, testosterone, quindi
questi pazienti hanno uno spiccato aumento degli ormoni maschili,
soprattutto dell’androstnedione, deidroaldosterone, testosterone.
Alla
nascita questi pazienti se sono femmine avranno una virilizzazione perché la
malattia è già presente in utero. Se noi non le trattiamo avranno un menarca
precoce, avranno una crescita veloce che poi si blocca comportando una statura
bassa perché gli ormoni maschili causano la diminuzione della cartilagine delle
ossa. Il pediatra deve assolutamente fare diagnosi prima possibile, perché questi
pazienti si curano facilmente.
Diamo
cortisolo per normalizzare l’ACTH, il 17-idrossi-progesterone diminuisce e
quindi i pazienti avranno una vita normale. Il maschio avrà lo sviluppo dei
tratti sessuali secondari maschili, la statura sarà bassa, i testicoli piccoli
perché aumentano gli ormoni sessuali prodotti dal surrene.
Si
blocca la 21-idrossilasi nella zona glomerulosa quindi non si produce il
desossicorticosterone non si produce il corticosterone e l’aldosterone, questo
succede solo in una parte dei pazienti (difetto
della 21-idrossilasi con perdita di sodio) ipotensione iposodiemia,
ipopotassiemia.
In
metà dei casi il difetto riguarda solo la zona reticolare, sembra che l’enzima
sia un po’ diverso nelle due zone.
Quindi
prima si fa la diagnosi prima si blocca l’effetto dell’aumento dell’ACTH, e
dell’aumento degli ormoni maschili.
In
questo difetto enzimatico ci sarà pressione normale o bassa.
Vi
è un’altra condizione che consiste nel difetto della 21-idrossilasi che si
manifesta con al pubertà nelle donne, si
chiama difetto ad insorgenza ritardata
dell’enzima 21-idrossilasi. Queste ragazze stanno bene fino a quando nel
menarca cominciano ad avere irsutismo, acne, caduta dei capelli, tutti i segni
della sindrome dell’ovaio policistico, e misurando i 17-idrossiprogesterone, lo
troveremo aumentato, non così aumentato come nel difetto genetico della 21-idrosilasi
però sarà aumentato. Facendo un test all’ACTH in questi casi (ossia somministrandolo),
il 17-idrossiprogesterone aumenterà moltissimo. Questo esame serve per confermare
il sospetto clinico.
Questi
pazienti si curavano col cortisolo o col cortisone, andando a bloccare l’ACTH,
normalizzando il 17-idrossiprogesterone ma che sicuramente curerò come la
sindrome dell’ovaio policistico. Bisogna prestare attenzione alla terapia
perché si può causare una sindrome pseudocushingoide.
Questa
patologia si manifesta con 1 caso ogni 3000/4000 nascite. Quindi è abbastanza
frequente.
DIFETTO DELLA 11-IDROSSILASI
Questo
enzima trasforma l’11-desossicortisolo in cortisolo. Si trova quindi solo nella
zona fascicolata e anche in questo caso, mancando la produzione di cortisolo,
l’ACTH aumenta. Ci sarà tanto 11-desossicortisolo e quindi l’ACTH nella
glomerulosa farà aumentare il dessosicorticosterone (DOC) che è sensibile all’ACTH
e ci sarà ipertensione, ipopotassiemia, entrambe già alla nascita. Il cortisolo
sarà basso, l’11-desossicortisolo sarà alto. Questi pazienti si curano col
cortisolo. Prima si fa diagnosi più i pazienti avranno una vita accettabile o addirittura
normale.
MORBO DI ADDISON
È
una situazione di ipocorticismo primitivo.
Il
surrene un po’ alla volta non funziona più, la causa più frequente è quella
autoimmune. Vengono prodotti autoanticorpi contro il surrene, soprattutto verso
la via della steroidogenesi.
Gli
enzimi più colpiti sono:
- Aldosterone
sintasi.
-
21-idrossilasi.
- 11-idrossilasi.
Praticamente
il tessuto surrenalico viene invaso da linfociti Th-17 che sostituiscono piano
piano il tessuto sano, mandando i pazienti in iposurrenalismo, che interessa
tutta la corticale. Altre cause sono:
- Infettiva:
un Addison acuto è causato da un’infezione streptococcica (malattia di Waterhouse-Friderichsen) con iposurrenalismo acuto in
corso di sepsi streptococica. Se non si fa la diagnosi immediata il paziente
muore (se c’è una febbre elevata dosate sempre l’ACTH). Se il surrene non
funziona l’ACTH aumenta in quanto manca il feedback negativo. Un’altra
infezione è quella del meningococco e la tubercolosi sistemica (adrenalite
tubercolare). La TBC sta ritornando frequente a causa dell’arrivo di
extracomunitari che non vengono controllati.
-
Chirurgiche: surrenectomia totale a causa di
tumori primitivi o di metastasi bilaterali.
-
Irradiazione dei surreni.
- Presenza
di anticorpi anti-fosfolipidi che possono portare ad una adrenalite con morbo
di Addison.
Sintomi:
- Astenia
data dalla mancanza di cortisolo.
-
Affaticabilità.
-
Inappetenza.
-
Dimagrimento.
-
Sintomi digestivi (ricerca di autoantiorpi).
-
Sintomi ipoglicemici, dati dalla carenza del
cortisolo.
-
Impotenza.
-
Amenorrea.
- Fame di
sale (manca aldosterone à si
perde sodio e si ha molto potassio).
Segni:
- Cute
iperpigmentata data dall’eccesso di ACTH che va sui recettori della melatonina
causando una pigmentazione accentuata, difficile identificazione nell’etnia
nera.
-
Vitiligine. Spesso il morbo di addison non è una
malattia confinata solo al surrene ma può essere correlata ad altre patologie
autoimmuni (sindromi poliendocrine autoimmuni, SPA).
-
Mucose iperpigmentate (frenulo della lingua e mucosa
orale in genere. mucosa genitale, a volte anche in modo disomogeneo).
-
Ipotensione ortostatica data dalla mancanza di
aldosterone.
- Perdita
dei peli nella donna, dovuta alla diminuzione degli ormoni sessuali surrenali.
La
diagnosi si fa con gli esami di routine e poi specifici.
1.
Emocromo: anemia macrocitica, dovuta alla gastrite autoimmune che comporta
carenza di B12. Leucopenia con linfocitosi relativa, e gli eosinofili saranno
alti per la mancanza di cortisolo. Dosaggio vitamina B12.
2.
Esami di laboratorio: iperpotassiemia e iposodiemia. Cortisolo basso da
misurare alla mattina e al pomeriggio. Fisiologicamente al mattino: 15-30
micrograami/dL, alla sera 5-6 microgrammi/dL. Dosiamo il cortisolo plasmatico
(alle 8 e alle 14, o 16). Dosiamo il cortisolo urinario nelle 24H, perché è
tutto il cortisolo prodott nella giornata e sarà basso. ACTH molto alto.
L’attività plasmatica della renina sarà molto alta, dovuta alla mancanza dell’aldosterone,
che porterà alla formazione di un circolo vizioso.
3.
Esami strumentali: eco addominale, TAC addominale, TAC al torace per
probabile tumore polmonare metastatizzato al surrene o anche per la TBC.
Nel
morbo di Addison una volta fatta la diagnosi si comincia la terapia col cortisone, se ha una qualsiasi malattia
infettiva o stress bisogna aumentare la dose. Tenete sempre presente che le malattie
endocrine hanno sempre una fase sub-clinica.
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