mercoledì 10 settembre 2014

Ipertermie non febbrili da cause esogene

Fanno parte di questa categoria il colpo di calore classio, il colpo di sole e l'exertional heat stroke

COLPO DI CALORE (Heat Stroke)
La triade diagnostica classica è formata da ipertermia, disturbi neurologici (delirio, convulsioni, coma) e una anamnesi positiva per esposizione al calore ambientale.
Rappresenta la fase finale di disturbi legati all'esposizione al calore ambientale (si incomincia infatti con un iniziale disagio a cui fa' seguito disidratazione e solo poi una ipertermia).
le cause sono principalmente due: una elevata temperatura ambientale (che riduce l'efficacia dei meccanismi termodispersivi) e una elevata pressione ambientale di vapor acqueo (che impedisce una corretta evaporazione del sudore). Questi due meccanismi combinati impediscono una corretta termodispersione del calore corporeo, innescando dei meccanismi di compenso che in realtà hanno una azione scompensante.
Il primo meccanismo è una elevata sudorazione, ma come detto prima non c'è evaporazione. Questo porta a una disidratazione, che sfocia poi in uno shock ipovolemico. Inoltre si assiste al fenomeno detto "inspissatio sanguinis", ovvero una emoconcentrazione dovuta a perdita di liquidi che comporta una aumentata viscosità sanguigna e a un maggior carico di lavoro per il cuore.
Il secondo meccanismo è la vasodilatazione cutanea, inutile nel caso di una elevata temperatura ambientale. Il cuore così deve sopportare un carico di lavoro aumentato a causa di una maggiore richiesta di sangue nei circoli sottocutanei.
Fin quando la situazione emodinamica può essere compensata, la pressione sanguigna resta inalterata. Quando invece il compenso inizia a cedere (per shock ipovolemico o per shock cardiogeno) però si assiste ad una tendenza alla vasocostrizione cutanea. Ciò si evolve in una minore termodispersione ed a un accumulo di calore eccessivo, instaurando così un circolo vizioso che peggiora fino a diventare irreversibile.
Ai danni ischemici conseguenti a disturbi emodinamici si aggiungono anche i danni da parte della ipertermia, quali denaturazione proteica, alterazione delle membrane cellulari, danni mitocondriali (danni quindi rilevanti sopratutto a livello del SNC)

EXERTIONAL HEAT STROKE
Rappresenta un colpo di calore avvenuto durante la attività fisica. In questo caso si verificano le condizioni descritte per il colpo di calore classico (elevata temperatura ambientale e pressione di vapor acqueo che causano shock cardiogeno e ipovolemico) aggravate dal fatto che il tessuto muscolare richiede una adeguata perfusione: di conseguenza sia si sottrae sangue dalla cute diminuendo la termodispersione sia si aumenta la termogenesi a causa del lavoro muscolare.

COLPO DI SOLE
Il colpo di sole è una condizione ben distinta dal colpo di calore: in questo caso infatti si parla della conseguenza dell'azione diretta dell'irraggiamento solare sulla regione del tronco encefalica esposta. Di conseguenza i centri effettori termoregolatori sono danneggiati e non lavorano più a dovere.

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