venerdì 19 maggio 2017

Ragade anale

La ragade anale è una lesione longitudinale del tratto di canale anale rivestito da cute, vale a dire della zona compresa tra la cripta ed il margine anale. Sebbene nella sua forma acuta superficiale possa risolversi spontaneamente e dopo solo trattamento medico, essa di solito cronicizza mettendo a nudo le fibre dello sfintere interno. L’indurimento fibroso dei bordi laterali, la presenza di un’escrescenza cutanea distalmente alla ragade (“tag” sentinella), l’associazione di una papilla anale in corrispondenza della linea dentata (nodulo sentinella) costituiscono ulteriori criteri di riconoscimento della ragade.



Eziopatogenesi
L’eziologia è sconosciuta. Molti ritengono che la ragade anale sia causata dall’evacuazione di masse fecali dure; difatti il trauma reiterato sarebbe la causa sia della riapertura della ferita sia della mancata guarigione. Importanza sembra avere l’elevata pressione anale a riposo, la quale, peraltro, potrebbe essere secondaria ad uno spasmo dello sfintere indotto dal dolore. Pertanto si potrebbe ipotizzare che la lesione iniziale sia determinata da una iperdistensione del canale anale presumibilmente ad opera di feci eccessivamente dure (e ciò anche in relazione alle sedi nelle quali più frequentemente insorge la ragade anale, vale a dire la linea mediana posteriore ed anteriore che sono le zone sottoposte a maggiore tensione durante la defecazione) e che lo spasmo dello sfintere, secondario al dolore provocato dal passaggio delle feci, ne ritardi la guarigione.

Diagnosi
Quasi tutti i pazienti accusano dolore durante e/o dopo la defecazione e, non raramente, temono l’esplorazione digitale che può non essere necessariamente completa nel caso in cui il solo esame esterno della regione evidenzi la ragade, la “tag” sentinella e l’ispessimento fibroso dei bordi laterali. Il sanguinamento generalmente consiste in alcune macchie di sangue di colore rosso vivo più spesso sulla carta igienica. L’anoscopia e la sigmoidoscopia saranno differite se l’esplorazione digitale è stata difficoltosa. Il prurito è comune. Fortemente indicativa è una storia clinica di ricadute e remissioni.

Diagnosi differenziale
Oltre alle comuni cause di sanguinamento rettale è bene escludere la presenza di condizioni patologiche generalmente associate alla ragade anale, prime fra tutte le malattie infiammatorie dell’intestino e la tubercolosi ano-rettale, specie se la localizzazione è atipica.

Terapia
Trattamenti conservativi:
correzione della stipsi: è basata su norme igienico-dietetiche e sull’uso di blandi lassativi;
anestetici locali: l’uso di pomate anestetiche può essere di giovamento riducendo la sintomatologia
dolorosa e l’ipertono dello sfintere; uso di dilatatori anali;
farmaci miorilassanti;
tossina botulinica.
Trattamenti operatori: questi, tesi a risolvere l’ipertono dello sfintere, consistono nella dilatazione a quattro dita dell’ano, in anestesia generale, protratta per 3-4 minuti o nella interruzione dello sfintere interno al di sotto della linea dentata.
La sfinterotomia interna può essere posteriore o, come attualmente praticata con maggior successo e minori complicanze, laterale.

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